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Gli architetti #2

Gli ingegneri e gli architetti nel mondo animale sono tantissimi. E le loro costruzioni sono veramente straordinarie.

© Conservation Media / WWF-US
11 gennaio 2021
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Gli ingegneri e gli architetti nel mondo animale sono tantissimi. E le loro costruzioni sono veramente straordinarie. Nidi, tane, castelli sotterranei e tunnel costruiti in modo metodico. I cani della prateria (Cynomys) sono tra questi. Chi viaggia sulle strade del Nord America, avrà visto quei cumuli che fuoriescono dal terreno. E avrà anche visto questo bellissimo animale, che non ha nulla a che fare con i cani, ma viene chiamato così per quel bizzarro modo di “abbaiare” che ha quando si sente in pericolo. Questo esserino riesce a scavare sottoterra una serie di tunnel e nicchie, tutte collegate fra loro, ospitando comunità che superano i 50 individui. Ma che dire del tricottero che da larva crea un bozzolo molto particolare prima di trasformarsi in un insetto volante: la larva, infatti, grazie ad una sostanza appiccicosa, costruisce attorno a sé un bozzolo composto da vetro, pietre e conchiglie. Questo insetto è così particolare da avere ispirato alcuni gioiellieri (mettono a disposizione delle larve pezzetti di oro, argento, pietre preziose e una volta volato via, il bozzolo si trasforma in un gioiello unico al mondo). Insomma, continuiamo il nostro viaggio nel mondo degli animali architetti.

Metropoli subacquee

Gli uccelli sono sicuramente tra gli animali più famosi per le loro costruzioni. Ma anche il mare ospita ingegneri eccellenti. Basti pensare alla barriera corallina, una metropoli che ospita migliaia di specie di ogni tipo. Una metropoli che cresce molto lentamente, perché i coralli non hanno fretta. Con la loro particolare struttura, caratterizzata dall’assenza di zampe e testa, i coralli rientrano nel gruppo degli cnidari. Queste affascinanti formazioni sono costituite da innumerevoli animaletti invertebrati, i polipi del corallo, che vivono in una simbiosi particolarissima con alghe unicellulari. Attraverso la fotosintesi, queste ultime producono ossigeno e zucchero di cui beneficiano i polipi, che in cambio offrono loro un habitat protetto e sostanze nutritive. I coralli apportano svariati benefici all’ecosistema. Le barriere coralline sono di gran lunga le strutture marine più ricche di specie e produttive, e offrono un habitat perfetto a un quarto delle specie animali e vegetali che popolano i fondali. I coralli sono gli unici “architetti” in grado di dare vita a queste tipiche formazioni: i polipi secernono calcare con cui costruiscono, spesso impiegando centinaia di anni, originali scheletri a volte simili a fiori. Basti pensare che sono loro gli autori della struttura più grande al mondo, visibile anche dallo spazio. La barriera corallina australiana, per esempio, si estende per una lunghezza di oltre 2mila chilometri. Ci sono voluti migliaia di anni e per questo è importante frenare i cambiamenti climatici, visto che in pochi decenni potremmo essere quelli che hanno spazzato via un’opera così imponente.

I figli d’arte

Mammiferi e uccelli imparano osservando. I piccoli seguono i propri genitori, prendono mentalmente nota di cosa viene usato per costruire il nido o la tana e una volta cresciuti creano le proprie opere d’arte. Ma tutto questo tempo per studiare i dettagli serve solo a loro. I ragni della famiglia Nephilidae escono dalle uova e già sono in grado di tessere una tela circolare di oltre un metro di diametro. E non si tratta sicuramente di una prova generale per poi passare alle tele vere. La tela è già al primo colpo così resistente da intrappolare lucertole, piccoli uccelli e sopporta fino ad un chilo di peso. Una cosa va però detta: sono le femmine che si occupano di queste opere ingegnose e mortali, visto che i maschi si limitano a vivere sulla tela e a mangiare quello che viene catturato. In pratica, le capacità vengono tramandate dalle madri alle figlie tramite Dna. Esperti di ogni angolo del mondo studiano i ragni da anni e hanno scoperto che in alcuni casi riescono a rendere la tela più elastica, mentre in altri casi è più resistente.

Se viene danneggiata, i ragni non buttano via il lavoro fatto, ma si mettono a fare piccole riparazioni per salvare la tela principale. E poi ci sono i ragni della famiglia degli Ctenizidae, chiamati anche ragni a porta-trappola. Questi ragni costruiscono una tana che ha una piccola “porta”. Il materiale usato è vegetazione, terra e seta. Come le nostre porte, viene fissata su un lato con seta. E poi attendono: appena arriva la preda, il ragno apre la porta di scatto e… il pranzo è servito.

 

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