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Le punture di zecca sono in notevole aumento

Perché questi piccoli aracnidi possono essere pericolosi?

15 luglio 2021
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In Svizzera, le punture di zecca, più comunemente note come morsi di zecca, sono in notevole aumento dal 2016. L’esperto della Suva spiega perché questi piccoli aracnidi possono essere pericolosi e come proteggersi in maniera ottimale dalle loro punture.

Dopo una breve parentesi invernale, si respira nuovamente aria di primavera: il bel tempo invoglia le persone a stare all’aria aperta per fare jogging, passeggiate o andare in bicicletta. Attenzione però, perché con le temperature miti il rischio di essere punti da una zecca è piuttosto elevato.

«A causa delle temperature miti e dell’umidità, le zecche sono particolarmente attive, soprattutto in primavera e in autunno» afferma Felix Ineichen, medico ed esperto di zecche presso la Suva. Contrariamente a quanto si pensa, le zecche non cadono dagli alberi, ma vivono nel sottobosco e tra le piante ai margini di boschi e sentieri, anche fino a un’altezza di 1,5 metri, e da lì si attaccano alle persone e agli animali che passano.

REGISTRATI PIÙ DI 17’000 MORSI DI ZECCA

Nonostante il numero di casi notificati negli studi medici sia soggetto a variazioni annuali, dal 2016 si osserva un aumento delle punture di zecca. Se la media a lungo termine è di circa 9’400 casi, nel 2018 gli assicuratori infortuni hanno registrato più di 17’000 casi, con un incremento di quasi l’80%. È possibile ricondurre questo aumento alle condizioni climatiche: «La meteo è determinante per il numero di punture di zecca. Se in primavera le temperature si alzano velocemente, le zecche si risvegliano dal torpore invernale» spiega Ineichen. Con il bel tempo anche le persone passano più tempo all’aria aperta. In generale, le attività a contatto con la natura sono in aumento, anche a causa della pandemia da coronavirus. È quindi maggiore anche il rischio di essere morsi da una zecca.

Il 90% di tutte le punture di zecca si verifica nel tempo libero: in circa un terzo dei casi durante le escursioni al di sotto dei 2’000 metri e, in particolare, nei boschi, nei pascoli o nei campi. In tutta la Svizzera sono presenti diverse specie di zecche: la più comune è la cosiddetta zecca dei boschi, il cui habitat si estende fino a un’altitudine di 2’000 metri. Il morso delle zecche di per sé non è doloroso, ragion per cui non viene notato subito.

LE ZECCHE POSSONO TRASMETTERE BATTERI PERICOLOSI

Le zecche possono essere vettori di vari batteri: i più pericolosi sono quelli che causano la borreliosi, una malattia infettiva. «Nel peggiore dei casi questa malattia può provocare disturbi cronici al sistema nervoso o alle articolazioni» spiega Ineichen.

Se non trattata, anche la cosiddetta meningoencefalite primaverile-estiva (FSME) può causare, in uno stadio tardivo, infiammazioni del sistema nervoso, paralisi e, in casi estremi, persino la morte.

Contro la FSME è possibile farsi vaccinare. L’Ufficio federale della sanità pubblica raccomanda la vaccinazione per tutta la Svizzera (ad eccezione dei cantoni di Ginevra e Ticino) per tutti gli adulti e i bambini a partire dai sei anni.

COME PROTEGGERSI DALLE ZECCHE

È possibile prevenire le punture di zecca evitando i luoghi dove si può entrare in contatto con questo insetto. Se si vuole comunque camminare tra le sterpaglie o nel sottobosco, la Suva consiglia di indossare abiti chiusi, possibilmente di colore chiaro, perché è più facile vedere e rimuovere le zecche. Questo aspetto è importante soprattutto per prevenire una borreliosi: se la zecca viene rimossa quasi subito, le probabilità che questa malattia venga trasmessa sono nettamente inferiori. I repellenti spray per la pelle e gli indumenti offrono una protezione efficace contro i morsi di zecca.

Dopo essere stati in luoghi a rischio, la Suva consiglia di controllare scrupolosamente vestiti e parti del corpo alla ricerca di eventuali zecche, in particolare nella piega delle ginocchia, nell’inguine o sotto le ascelle; nei bambini anche sul cuoio capelluto.

RIMUOVERE CORRETTAMENTE LE ZECCHE
La zecca deve essere rimossa nel più breve tempo possibile afferrandola vicino alla pelle con una pinzetta e tirandola verso l’alto. È inoltre necessario disinfettare le zone in cui si è stati punti. Se in seguito a un’eventuale puntura di zecca si riscontrano arrossamenti accompagnati da disturbi simili all’influenza, come febbre e mal di testa, occorre contattare subito un medico.

 

La mission della Suva è impedire e ridurre le sofferenze dovute agli infortuni e alle malattie professionali.
Alle persone infortunate e ammalate offriamo assistenza ottimale, aiutandole a reinserirsi quanto prima nel mondo del lavoro.

Maggiori informazioni: www.suva.ch

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