Bellinzonese

Nell’ex Stallone di Bellinzona un centro giovani 11-18 anni

Questa l’ipotesi concreta su cui i servizi cittadini stanno lavorando da alcuni anni col Dss per quanto riguarda le attività sussidiate riconosciute

Gli spazi al pianterreno occupati da materiale sparso
(foto laRegione)
1 marzo 2023
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Non un centro giovanile over 18, nel quale proporre attività autogestite a grande richiamo per maggiorenni e fino alle ore piccole la sera e di notte, bensì una struttura diurna/serale riservata alla fascia che va dagli 11 ai 17/18 anni. La stessa fascia di ragazzini e adolescenti cui si rivolge da alcuni anni il Social Truck che muovendosi con un furgone nei quartieri aggregati organizza in modo itinerante occasioni d’incontro socio-educative. Le stessa offerta che – in questo caso da diversi anni – accoglie in modo stanziale gli adolescenti di Monte Carasso e Camorino nelle due rispettive sedi di Spazio Giovani gestite da altrettante educatrici/animatrici. È dunque su questa ipotesi – concreta ma non ancora condivisa col Municipio di Bellinzona – che i servizi cittadini preposti in seno al Dicastero educazione, cultura, giovani e famiglie stanno lavorando per ‘costruire’ anche nel quartiere centrale un’offerta ufficialmente riconosciuta dal Cantone e perciò co-finanziata dal Dipartimento sanità e socialità, tramite l’Ufficio famiglie e attività giovanili, per la parte con valenza socio-culturale dell’attività.

Valutazioni in corso da tre/quattro anni

Il possibile luogo dell’ex Stallone, di proprietà comunale e situato in via Lavizzari fra lo Stadio comunale, la Scuola media 1 e BancaStato, era già stato individuato e approfondito durante la passata legislatura, quando il settore giovani era gestito dal Dicastero servizi sociali in mano all’allora municipale socialista Roberto Malacrida. Dossier la cui competenza dopo le elezioni comunali del 2021 è passato al neo-municipale liberale-radicale Renato Bison. Un lavoro preliminare che è dunque nel frattempo proseguito e che potrebbe ora sfociare in un’offerta concreta. Coinvolta nelle valutazioni, con tanto di sopralluoghi all’ex Stallone per verificarne l’idoneità, è la Commissione giovani comunale, organo consultivo del Municipio e punto di riferimento per la popolazione giovanile, non da ultimo per il sostegno attivo alle iniziative giovanili.


foto laRegione
Al primo piano il Gruppo mamma-bambino

Un animatore per le attività

Ipotesi ex Stallone dunque abbastanza solida, sebbene come detto non ancora confermata a Palazzo Civico. Questione di mesi. Ipotesi che nei giorni scorsi una mozione dei consiglieri comunali Verdi Giulia Petralli e Ronald David – mozione che a questo punto potrebbe venir considerata in parte superata dagli eventi – caldeggia come soluzione logistica ideale da portare avanti, non da ultimo trovandosi geograficamente nel tessuto urbano cittadino e perciò facilmente raggiungibile da un’ampia cerchia di adolescenti a piedi, con mezzi propri e in bus. Mozione, ricordiamo, che tuttavia non si limita a chiedere un centro giovani ma spazi da destinare "alla politica giovanile, alla cultura e alle associazioni". Per quanto riguarda la gestione della struttura per giovani 11-18 anni, potrebbe forse venire affidata ai responsabili del Social Truck? Presto per dirlo: un’ipotesi al vaglio è quella d’incaricare un animatore appositamente assunto o incaricato dalla Città, sullo stile del Centro giovani di Dongio attivo per l’intera Valle di Blenio.

Spazi vuoti al pianterreno

Da definire, peraltro, quanto spazio all’interno dell’ex Stallone verrebbe dedicato al nuovo scopo. A chiederselo sono gli attuali inquilini, ossia il Gruppo mamma-bambino che occupa una parte del primo piano (lato BancaStato), e la Civica Filarmonica di Bellinzona che insieme alla Scuola bandistica regionale vi svolge le prove occupando l’altra metà del primo piano (lato Scuola media 1). Sodalizi che sperano di veder confermate le loro esigenze di spazio. Peraltro, come evidenzia la mozione dei Verdi, altre superfici del vecchio stabile sono attualmente occupate da materiale e veicoli tecnici della Città. Da una rapida verifica sul posto emerge che la tettoia retrostante viene usata come posteggio coperto delle scopatrici meccaniche comunali e deposito per la pista di pump track quando inutilizzata. Negli ampi spazi al pianterreno vi sono depositi usati dalle squadre comunali di falegnami e fabbri, mentre altri locali sono vuoti o parzialmente occupati da materiale sparso.

Contrari ma favorevoli

La nuova mozione, ricordiamo, è stata presentata settimana scorsa alla luce delle conclusioni negative cui sono giunti il Municipio e la Commissione edilizia del Consiglio comunale su una precedente mozione – anche qui prima firmataria Giulia Petralli – che proponeva di dedicare a centro giovanile il primo piano dello stabile industriale ex Birreria di Carasso, a sua volta facilmente raggiungibile grazie alla nuova passerella ciclopedonale della Torretta, ma destinato alla demolizione per far spazio fra qualche anno ai nuovi magazzini comunali e forse a qualche altro servizio fra Pompieri e Protezione civile. Mozione però bocciata lunedì sera dal Cc con 38 voti contrari, 8 favorevoli e 5 astenuti. Durante il dibattito da più banchi è stato comunque caldeggiato un impegno municipale a voler concretizzare in città una struttura giovanile riconosciuta. Le premesse per riuscirci sembrano finalmente esserci.

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