Locarnese

Locarno, inquinarono un pozzo. La Città chiede i danni

Nel 2014 sostanze provenienti dall’intonaco di un cantiere edile avevano contaminato l’acqua potabile. La richiesta del Comune: 133mila franchi

(Ti-Press)
2 giugno 2022
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Un inquinamento da pesticidi al pozzo di captazione dell’acqua potabile "Morettina 1" a Locarno aveva messo in allarme, nel dicembre del 2014, la Città. Erano scattate analisi approfondite che avevano confermato la presenza di residui di Diuron molto più elevati rispetto alle tracce minime solitamente rilevate. Allo stesso tempo era partita la caccia ai responsabili che erano stati individuati. Ora la Città intende intraprendere una causa e il Municipio chiede al Consiglio comunale l’autorizzazione a "stare in lite con la relativa facoltà di transigere e compromettere", per riuscire a ottenere un risarcimento danni.

L’inquinamento della falda, specifica il Municipio, è stato causato dai lavori di costruzione di alcune palazzine abitative in via Varenna, di cui il proprietario del terreno, direttamente e tramite il suo studio d’ingegneria costituito in società anonima, era pure il promotore, progettista civile e responsabile generale della direzione lavori. "La causa dell’inquinamento è stata individuata in un pesticida presente nel materiale d’intonaco delle facciate esterne degli edifici in costruzione che, a seguito di un temporale, è stato dilavato, confluendo con l’acqua piovana nel sottosuolo, a causa di una modifica progettuale non autorizzata", aggiunge lo stesso Municipio. Insomma, sviste ed errori che erano sfociati in due decreti d’accusa per infrazione alla Legge federale sulla protezione delle acque: uno contro il proprietario dei palazzi (che lo ha impugnato e che andrà in aula) e l’altro contro il direttore lavori, che invece non si è opposto.

Il Comune aveva dovuto porre rimedio in tempi stretti al problema idrico. Il Laboratorio cantonale aveva imposto la messa fuori servizio del pozzo "Morettina 1", trasformato in spurgo, per evitare la contaminazione del pozzo "Morettina 2". La Città è stata obbligata a modificare l’assetto della fornitura dell’acqua potabile, con relativi costi (il calcolo ammonta a 133mila franchi), per garantire la sicurezza idrica e proteggere la salute degli abitanti.

Per recuperare le spese sostenute, l’Esecutivo di Locarno – che già nella prima procedura penale si era costituita parte civile – è intenzionato a cercare dapprima un eventuale accordo extragiudiziale con i responsabili dell’inquinamento, e in seconda battuta, seguendo le indicazioni fornite dal procuratore pubblico, ad avviare una causa civile contro il proprietario del terreno e il direttore lavori per la richiesta di risarcimento danni.

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