Il pubblico ha imparato a conoscerla negli anni e ora la considera parte della grande famiglia Knie. Non è un caso che le sia stato affidato il saluto finale dopo gli show. Come ci si sente a rappresentare una forte tradizione come lo è il circo Knie? Per me è un grande onore e un grande privilegio far parte di questa famiglia, vera istituzione del circo svizzero. Il nostro obiettivo è quello di fare sempre il massimo per il nostro pubblico. Nel prendere il microfono sul finale degli spettacoli, quando hai davanti duemila persone, può succedere che le mani comincino a tremare ed è sempre un’enorme emozione.
L’abbiamo conosciuta per i suoi eccezionali numeri acrobatici eseguiti con i suoi fratelli. Quanto costa in termini di tempo e condizione fisica...