«Il mio cuore piange al solo pensiero di dover allontanarmi da mio figlio». La voce rotta dalla commozione, un pensiero che è un incubo. È triste la storia personale di Anna (nome di fantasia, identità nota alla redazione), cittadina dell’Est europeo e residente nel Luganese da diciotto anni che oggi dovrebbe lasciare la Svizzera in seguito al termine di partenza intimatole dall’Ufficio d’immigrazione a causa del mancato rinnovo nel 2015 del permesso di dimora. Il racconto assume tinte drammatiche per il fatto che Anna non è semplicemente una cittadina straniera che in un determinato momento si è trovata senza lavoro perdendo il permesso B, ma è soprattutto una mamma, di un bambino avuto una decina d’anni fa con uno svizzero con cui ha convissuto per diversi anni. Il minorenne è...