Mendrisiotto

Mendrisio: 'salviamo il cedro di via Franchini'

Interrogato il Municipio, si teme che l'albero secolare possa essere messo a rischio dai lavori stradali in vista

Si teme per il destino del cedro
22 dicembre 2020
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A Mendrisio si conosce bene qual è stato il destino del cedro del Libano che faceva ombra all'interno del perimetro dell'ospedale della Beata Vergine. Ora che un 'gemello' secolare, lì al crocevia tra via Franchini e via Campo sportivo, potrebbe essere messo a rischio dai cantieri in vista, c'è chi chiede una tutela per questo vecchio quanto maestoso cedro. Una richiesta a cui il consigliere indipendente Tiziano Fontana ha voluto dare voce in un atto formale, recapitando, nei giorni scorsi, al Municipio una interrogazione.

La via Franchini è "un’area architettonicamente e urbanisticamente di valore con ville e giardini costruiti tra Ottocento e primi decenni del Novecento - spiega Fontana -. Un esempio di città-giardino che merita di essere tutelato come bene culturale di interesse locale nel suo insieme". Ad alimentare le preoccupazioni sono, in particolare, i lavori previsti dall'esecutivo e votati di recente dal Consiglio comunale: con un investimento di un milione e 220mila franchi ci si prefigge di completare i marciapiedi delle due vie con "importanti interventi per la messa in sicurezza dei pedoni e per la fluidità del traffico". Opere che vanno a toccare il fondo che include una villa e il suo giardino, che vede a dimora l'albero. Ed è qui che si innesta il timore del consigliere: che possa riprodursi la medesima situazione vissuta all'Obv con il cedro di via Franchini.

L'interrogativo di Fontana è uno solo: "in presenza di un simile monumento vivente non è indispensabile procedere subito, preventivamente, a fare eseguire una perizia, da parte di uno specialista, che permetta di verificare che il progetto previsto è rispettoso dell’albero monumentale, rispettivamente, in caso di criticità, di trovare soluzioni tecniche rispettose della prioritaria salvaguardia del cedro?".

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