Confine

Como, 38enne si impicca al Bassone

Un detenuto italiano si è tolto la vita in carcere. Il segretario provinciale Ulipa penitenziari: ‘È una chiara sconfitta per lo Stato’

Suicidio in carcere
(Ti-Press/Archive)
1 luglio 2022
|

Aveva 38 anni il detenuto del carcere Bassone di Como che si è impiccato mercoledì scorso. La notizia è giunta stamane attraverso un comunicato da parte del segretario provinciale Uilpa penitenziari, Dario Esposito, il quale lamenta una mancanza di interventi da parte dello Stato. "Il detenuto – si legge nel comunicato – che si trovava nella sezione infermeria da poco più di due mesi, si è tolto la vita a seguito di un tentativo di impiccagione. La tragica morte del recluso, che aveva dimostrato problematiche di natura psicologica, è una chiara e decisa sconfitta dello Stato che ancora una volta non porta a termine i propri obiettivi e i propri intenti, i quali rimangono troppo spesso una bellissima ma inutile lettera morta. Nell’esprimere rammarico e vicinanza alla famiglia del recluso questa organizzazione sindacale non può che domandarsi perché quotidianamente ai poliziotti penitenziari venga richiesto di lavorare in grave carenza d’organico, 18 mila unità in meno secondo quanto riferito da alcuni studi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e non può che domandarsi perché non si sia portata a termine la bozza di riforma di qualche anno addietro relativa al percorso cautelare dei ristretti affetti da patologie psicologiche/psichiatriche. Domande, istanze, richieste di aiuto che a più riprese abbiamo rivolto alla società e alle istituzioni, hanno ricevuto un assordante silenzio che lascia sbigottiti e porta a chiedere se le luci sulle strutture penitenziarie debbano accendersi solo in questi momenti o se sia auspicabile far finalmente prevenzione e ascoltare, una volta tanto, chi del carcere si occupa 365 giorni l’anno".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔