Lasciato senza incarico dal premier Benyamin Netanyahu, Moshe Yaalon si è formalmente dimesso dalla carica di ministro della difesa israeliano. L’altro ieri Netanyahu lo aveva allontanato per lasciare il posto a Avigdor Lieberman, leader del partito Israel Beitenu con cui il premier israeliano ha deciso di allargare la maggioranza di governo.
"Ho informato il primo ministro questa mattina che – ha scritto Yaalon sul Facebook – a seguito delle sue recenti azioni e sviluppi e alla luce della sua mancanza di fiducia in me, ho rassegnato le mie dimissioni". Yaalon si dimetterà anche dal parlamento (Knesset) e si ritirerà dalla vita politica.
Ieri il ministro uscente ha criticato la mossa di Netanyahu affermando che "è andata perduta la bussola morale sulle questioni di base, che a me invece sono molto chiare". "Se volessi dare un buon consiglio, direi che è sempre meglio procedere con una bussola piuttosto che con una banderuola".
Nella mattina di mercoledì Netanyahu sembrava infatti ancora interessato ad un governo con i laburisti di Isaac Herzog per favorire intese diplomatiche regionali.
Yaalon ha poi criticato quei leader politici che dicono al pubblico solo quello che esso vuole sentirsi dire: "Leadership – ha concluso – non è certo adorare il vitello d’oro".
Critiche a Netanyahu sono giunte intanto anche da altri esponenti del Likud, il suo partito di appartenenza: dall’ex ministro della difesa Moshe Arens e da Benny Begin, figlio del fondatore del partito Menachem Begin. (Ats)