Basket

Difesa e più precisione al tiro, per giocarcela con l’Austria

Domenica alle 16 la nazionale rossocrociata torna in campo nelle pre-qualifiche a Eurobasket 2025 contro l’Austria, capolista a punteggio pieno.

Domani a Friborgo (ore 16) torna in campo la nostra nazionale, che affronta l’Austria nella quarta sfida delle pre-qualifiche a Eurobasket 2025. Un avversario che ci aveva battuto nettamente in novembre per 80-64 e che è reduce dalla vittoria a Cipro di giovedì (86-77), ottenuta con cinque giocatori in doppia cifra: Vujosevic 21 punti, Murati 15, Klepeisz 19, Ersek 11 e Ogunsipe 10; percentuali al tiro del 48% con un 43% da 3 (14/32); 9 palle perse e 32 rimbalzi, di cui 9 in attacco. Queste le cifre della partita che, come sempre, vanno prese con le pinze, anche se danno comunque un’idea di un’Austria che ha un potenziale forte in ogni settore del terreno da gioco. E se pensiamo che all’andata avevamo anche Nzege, mentre domani non ci sarà, è chiaro che un cambio valido per i lunghi manca. È altresì vero che nella prima sfida a noi mancavano Marko Mladjan e Jurkovitz – tra i migliori giovedì nel successo sull’Irlanda – e quindi si potrebbe pensare che le situazioni si equilibrano.

Il problema di giovedì in casa Svizzera è stato chiaramente l’assenza di un play in grado di dare un supporto decente, almeno pari a quello di Zinn che non ci è parso irresistibile. Coach Papatheodorou non è riuscito a trovare un apporto valido da Portannese né da altri e, soprattutto nell’attacco alla difesa a zona degli irlandesi, la palla è circolata in maniera insufficiente. Non per nulla si sono viste percentuali da brivido nel tiro da 3 punti, 6 su 35, frutto anche di azioni mal combinate ed errori marchiani su tiri aperti. Inoltre le 22 palle perse ci dicono chiaramente che i limiti tecnici non sono pochi e l’incapacità a difendere senza mettere le mani addosso altrettanto evidente. Fortuna vuole che abbiamo avuto un Cotture capace di dominare sotto le plance con i suoi recuperi e relative schiacciate, con un buon sostegno da parte di Jurkovitz e un Marko Mladjan in gran spolvero per metà gara, dopo un avvio in panchina (?) a favore di uno spento Martin.

La sfida contro gli austriaci si annuncia quindi molto difficile, a meno che le percentuali al tiro non siano degne di una nazionale e che la difesa faccia la sua parte contro giocatori tosti come gli avversari. Gli irlandesi hanno palesato limiti tecnici individuali che hanno facilitato anche la difesa svizzera, limiti che però gli austriaci non hanno. Occorre quindi una partita di grande sostanza e un apporto più concreto da chi parte dalla panchina, perché Kovac e gli altri quattro citati non possono tenere il campo 40 minuti.

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