I due bianconeri vestono i panni dei calciatori con i ragazzi dello Special Needs. 'La diversità sta solo nelle differenti qualità che ogni persona possiede'
Niente hockey, per una volta. Infatti Raffaele Sannitz e Luca Fazzini nell'occasione vestono i panni dei calciatori, scendendo in campo sul sintetico di Cornaredo per una divertente partita a pallone con i ragazzi dell'Fcl Special Needs, compagine nata nel maggio dell'anno scorso e composta da bambini, adolescenti e adulti con disabilità. Un'iniziativa che rientra nel “Progetto eii”, che ha quale obiettivo l’integrazione e la promozione delle pari opportunità per le persone con disabilità. «È fondamentale avere un quadro generale del ragazzo e conoscerne le possibili difficoltà, siano esse motorie, cognitive o comportamentali – spiega il responsabile del progetto Boris Angelucci –. Il premio a tutti i nostri sforzi è quello di dimostrare quanto, mettendo al centro del lavoro la persona, non si debba necessariamente distinguere quest’ultima con termini carini e simpatici. I miei giocatori sono delle persone, ognuna di loro con caratteristiche uniche e ben precise. Non sono solo persone con disabilità: sono persone».
E l'iniziativa odierna, che rientra nella campagna a #ForzaLuganoForza, grazie alla quale la società bianconera accende da settimane i riflettori su molte associazioni di volontariato che operano sul territorio, ha lasciato il segno anche tra i protagonisti. «È stato divertente passare del tempo insieme a questi ragazzi formidabili - racconta Luca Fazzini -. L’esperienza di oggi mi ha fatto capire che la diversità sta solo nelle differenti qualità che ogni persona possiede».