Hockey

Pasticcio Zugo. E Azevedo lo punisce, a 2 secondi dalla fine

I gol di Hofmann e Herzog non bastano agli uomini di Tangnes: il coach challenge sul 2-2 dei Lions al 58’31’’ costa ai Tori il primo punto nella finale

Incredibile epilogo alla BossardArena
(Keystone)
18 aprile 2022
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È dello Zurigo il primo passo sulla strada che porta al titolo. Dopo gara 1 di un’attesissima finale che parte subito forte, in un primo tempo contraddistinto da grande intensità, con gli uomini Dan Tangnes che cominciano meglio ma in cui l‘occasione migliore di tutte capita allo Zurigo, con un gran tiro al volo di Malgin al 5’19’’, in powerplay (fuori c’è Senteler per sgambetto), che si sfracella sull’interno del palo della gabbia di Genoni. Lo Zurigo, che nel periodo iniziale colpisce i pali una seconda volta (con una conclusione dalla distanza di Kivistö, all’apparenza senza pretese), nell’epilogo riesce a crearsi una terza grossa occasione, grazie a una deviazione volante sotto porta di Hollenstein.

Anche in avvio di tempo centrale (che la squadra di Grönborg comincia a 5 contro 4 per la fase finale di una penalità inflitta a Lander) lo Zsc prova subito a mettere pressione sulla porta di Genoni, ma a quel punto lo Zugo reagisce, e in una fase di gioco in cui Genoni è praticamente inoperoso, al 31‘13’’ con il difensore Christian Djoos sbagliano un gol praticamente già fatto, con Jakub Kovar che viene graziato dallo svedese. Kovar che, però, meno di due minuti dopo si fa sorprendere tra i gambali da una conclusione di Hofmann, smarcato da un tocco di Dario Simion. È il momento tanto atteso dai campioni svizzeri, che a quel punto sono padroni del ghiaccio, e grazie a una nuova accelerazione, al 36’44’’, dopo un gran lavoro di Zehnder dietro la porta trovano il modo di segnare una seconda volta, grazie a Herzog.

Trovatosi improvvisamente con le spalle al muro, lo Zurigo in avvio di terzo tempo si crea subito una grossa occasione, grazie a un’azione solitaria di Weber, e qualche istante più tardi si ritrova sul ghiaccio in superiorità numerica per una bastonata involontaria di Müller sul volto di Noreau. Superato senza problemi il momento difficile, lo Zugo sembra riuscire a controllare la situazione fino alla penalità inflitta a Jan Kovar, punito al 47’28’’ per un’ostruzione, con un violento slap di Noreau dalla ‘blu’ che trova il modo di bucare Genoni. A quel punto la partita è totalmente rilanciata, anche se in verità il gol ospite ha anche l’effetto di risvegliare gli uomini di Tangnes, che tornano a farsi vedere sul fronte offensivo. E sembra riuscire a gestire benissimo la partita, fino a un altro slap della distanza, deviato da Chris Baltisberger davanti a Genoni, a meno di un minuto e mezzo dal sessantesimo. In un epilogo con la tensione alle stelle, lo staff tecnico di Tangnes prova a giocare la carta del coach challenge, per verificare un’eventuale ostruzione sul portiere, che però non c’è. Così, come da regolamento, lo Zugo si becca una penalità per ritardo di gioco. Che lo Zurigo sfrutta abilmente, segnando il gol partita a due secondi dalla fine. Incredibile, veramente.

Zugo - Zsc Lions (0-0 2-0 0-3) 2-3
Reti:
33’25’’ Hofmann (Simion) 1-0. 36’44’’ Herzog (Zehnder) 2-0. 47’47’’ Noreau (Andrighetto/esp. Jan Kovar) 2-1. 58’31’’ Chris Baltisberger (Marti/a 6 contro 5) 2-2. 59’58’’ Azevedo (esp. Hofmann per la panchina) 2-3.
Zugo: Genoni; Cadonau, Djoos; Hansson, Stadler; Schlumpf, Kreis; Gross; Simion, Jan Kovar, Hofmann; Müller, Lander, Bachofner; Zehnder, Senteler, Herzog; Suri, Leuenberger, Alllenspach; De Nisco.
Zsc Lions: Jakub Kovar; Noreau, Marti; Phil Baltisberger, Geering; Weber, Kivistö; Trutmann; Hollenstein, Malgin, Andrighetto; Azevedo, Krüger, Bodenmann; Pedretti, Sigrist, Diem; Aeschlimann, Schäppi, Chris Baltisberger; Sopa.
Arbitri: Stricker, Tscherrig; Altmann, Wolf.
Note: 7‘200 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 5 x 2’ contro lo Zugo; 1 x 2’ contro gli Zsc Lions. Pali: 5’19’’ Malgin, 9’16’’ Kivistö. Zsc Lions senza portiere dal 58’09’’ al 58’31’’. Al 58’31’’ coach challenge chiesto dallo Zugo.

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