Federer schianta Haase e da lunedì sarà di nuovo sul trono del tennis mondiale. A cinque anni dall'ultima volta. 'Non riesco a crederci'
Un po' deve anche tremare. Quando, proprio sul più bello, nelle fase decisiva della prima frazione, un servizio ballerino permette a Robin Haase di cominciare a crederci. Ma quel set perso 4-6, e che infiamma Rotterdam, sarà anche l'unica soddisfazione dell'olandese numero 42 dell'Atp. Infatti, gli altri due set Roger Federer letteralmente li divora, tanto da chiudere con un doppio 6-1.
Così, secondo le attese, il basilese ottiene quella manciata di punti che – ufficialmente da lunedì mattina, quando verrà stilata la nuova classifica mondiale – gli permetteranno di tornare in vetta all'Atp, cinque anni e 106 giorni dopo averla lasciata. E a quel punto, a 36 anni, diventerà il più vecchio giocatore della storia a salire sul trono del tennis mondiale. «Diventare numero uno al mondo è il più grande risultato in questo sport – dice un Roger Federer a tratti anche commosso, che in vita sua è già stato al vertice dell'Atp per un totale di 302 settimane (sedici in più di Pete Sampras) –. E riuscirci nuovamente a trentasei anni, quasi trentasette, è un sogno che si realizza. Ancora non riesco a crederci».
Per la cronaca, in semifinale del torneo di Rotterdam Federer se la vedrà con il vincitore del quarto di finale che si appresta a iniziare: da una parte il russo Daniil Medvedev, dall'altra l'italiano Andreas Seppi