Estero

Bosnia, l'Esercito allestisce tende per i migranti

Nei giorni scorsi il campo di Lipa è stato distrutto da un incendio. Sono 900 le persone che non hanno una sistemazione

Keystone
1 gennaio 2021
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In Bosnia-Erzegovina l'Esercito ha cominciato oggi ad allestire tende nella piccola località di Lipa, presso Bihac, nel nordovest del Paese, per consentire una sistemazione seppur provvisoria alle centinaia di migranti rimasti all'aperto e al freddo dopo la chiusura nei giorni scorsi del campo di Lipa, distrutto da un incendio. A darne notizia sono i media regionali.

La decisione è giunta dopo un duro intervento ieri sera dell'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza Josep Borrel, che aveva sollecitato le autorità bosniache a intervenire al più presto per evitare un ulteriore aggravamento della situazione. “Siamo testimoni di una grave crisi umanitaria in Bosnia-Erzegovina”, ha detto Borrell, che ha parlato ieri con il membro croato della presidente tripartita bosniaca. Ed è stato su decisione della presidenza collegiale che è intervenuto l'Esercito bosniaco avviando le operazioni di l'allestimento delle tende.

Circa 900 migranti sono tuttora senza sistemazione dopo l'incendio al campo di Lipa, appiccato da loro stessi alla notizia che la struttura sarebbe stata chiusa temporaneamente per lavori di ristrutturazione e adattamento alle condizioni invernali. I tentativi di un loro trasferimento al vicino campo profughi di Bira, nel centro abitato di Bihac, e a una caserma abbandonata a Bradina, presso Konjic, non hanno avuto successo per la forte opposizione degli abitanti locali.

I migranti sono rimasti per due giorni a bordo di autobus in attesa di un loro trasferimento da qualche parte, e alla fine si è deciso di far intervenire l'Esercito con l'allestimento di nuove tende a Lipa. Resteranno in tali rifugi fino a quando sempre a Lipa non sarà pronto un nuovo centro di accoglienza adatto alle condizioni invernali, munito di riscaldamento e servizi basilari. Si stima che tale struttura potrà accogliere fino a 1'200 migranti.

Stando ai dati delle autorità, in Bosnia-Erzegovina sono almeno 8mila i migranti in viaggio lungo la rotta balcanica e diretti nei Paesi dell'Europa occidentale. Di essi circa 3mila bivaccano nell'estremo nordovest del Paese, nel tentativo di passare in Croazia e proseguire la marcia verso l'Occidente. Vagano al freddo e nella neve, dormendo nei boschi e in rifugi di fortuna, senza servizi e con scarsità di cibo, assistiti dall'intervento di ong e organizzazioni umanitarie.

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